Un’asta dei pensieri. Cerco il miglior (s)offerente per mettere all'incanto il verso delle cose: magari d'uccello o di poeta.
Parto dallo sproposito, per la rifusa, con la congiungivite, varco il fraintendere, fino all’unità dismisura, tra arte e sorte, fiamminghi e piromani, van Gogh e Bangkok, bene e Mahler, sangue fuori mano e stigmate, stigmate e astigmatici, Dalì fino Allah.
C’realtà! Lunire all'esistente l'atranuova san(t)itá, nelle nostre avannotti larvate.
Grossomodo, seguendo i miei estinti, preganti di continuare a infinire.
Mi sono fatto prendere la mano (sposato o salvato dall’annegar?).
Il tempo stringe, non è sempre abbraccio, ma corda o lenzuolo.
Basta affacciarsi sul percipizio e sentir lindimostrabiliante sciamanumanesimo tradotto in esasperanto.
La scenografia “èscatologica”, il sole blu, la giovane saracinesca su (ermetica perché io mistero), altrista in un tealtro ove nulla accade senza tutti.
Manca poco? Tanto é inutile?
Non per niente tutto chiede!
Alessandro Bergonzoni
Produzione ALLIBITO SRL
Artista, attore, autore, scrittore di quindici spettacoli teatrali e sei libri.
Nel cinema: Pinocchio (2001) di Roberto Benigni e Quijote (2006) di Mimmo Paladino.
Da anni scrive Aprimi Cielo sul Venerdì di Repubblica e su Robinson.
Dal 2005 si avvicina al mondo dell’arte.
Unisce al suo percorso artistico un interesse profondo per i temi legati al coma, alla malattia e al mondo carcerario.
Parallelamente allo spettacolo Trascendi e sali ha presentato l'installazione performativa Tutela dei beni: corpi del (C)reato ad arte (il valore di un'opera, in persona).
Nel 2020 per Garzanti esce Aprimi cielo, dieci anni di raccoglimento, articolato.
Ha vinto il Premio della Critica, il Premio Hystrio, il Premio UBU, la Coppa Volponi, il Premio Nazionale Cultura della Pace-Città di Sansepolcro e il Premio Montale Fuori di Casa.